GENITORI E FIGLI: QUANDO IL FUTURO “NON CRESCE
Affrontare il concetto di futuro, nel lavoro clinico con genitori e figli, vuol dire imbattersi nella questione della generatività. In primis perché ci si trova di fronte ad una coppia che ha “generato” un altro individuo o che ce l' ha nel proprio progetto; in secondo luogo perché quando parliamo di generatività, non si può fare a meno di pensare per generazioni. Ogni coppia racconta contemporaneamente più storie: la rispettiva storia individuale, quella della propria famiglia di provenienza, quella della famiglia che si è creata, sia “nucleare” che “allargata” e quella di coppia genitoriale. La coppia è un meccanismo evolutivo in cui le dinamiche critiche o fallimentari della storia personale di ciascuno dei partner possono, almeno in parte, venire bonificate dall'incontro con l'altro.
Marc Chagall - La vie
Klimt- L'albero della vita
Coloro che giungono in terapia sono persone impegnate in un compito difficilissimo, quello di dover “dire e fare di nuovo” in merito al senso e al valore della vita umana, all'interno di una situazione che, invece, per qualche motivo, versa in uno stato di impasse più o meno grave. Cosa è successo? Cosa mancava, o è andato perduto, o si è inaridito, lungo il percorso familiare? Di fronte a ciascuna situazione di stallo familiare le domande che è utile porsi riguardano il movente, lo scopo, la natura degli attacchi alla generatività e il modo in cui tali attacchi mutano a seconda dei contesti culturali e del periodo storico-generazionale preso in considerazione. Il problema della generatività come creatività in grado di garantire una possibilità di futuro abbraccia più dimensioni; quella che fa riferimento ai legami intergenerazionali, quella appartenente al momento presente, “attuale” della famiglia, sia in riferimento ai vissuti emotivi, psicologici che storico culturali; infine c'è la dimensione futura, cioè l'insieme di aspettative, desideri e progettualità della coppia in riferimento a sé stessa e ai propri figli.
Consideriamo inoltre che generare mette a rischio la persona, perché la espone. Ciò può apparire un paradosso, perché consideriamo la riproduzione un evento tanto naturale, quanto scontato, ma non consideriamo che l'uomo non solo si riproduce, ma genera altre menti; lo fa incrociando tra loro le generazioni e costruendo storia e cultura.
Le differenti forme di relazione familiare sono, pertanto, frutto dell'evoluzione e dell'esperienza piuttosto che la mera espressione di una supposta naturalità biologica: ciò che conta è la qualità della relazione medesima, il potenziale “sano” che va osservato nella qualità del processo.
La presenza di empatia, la comunicazione chiara e aperta, il sostegno reciproco, la capacità di problem solving e la gestione dei conflitti sono gli elementi su cui si fonda una buona relazione tra genitori e figli; se riconosciamo il buon funzionamento di questi processi come fondamentale per la relazione familiare, ne conseguirà che il futuro delle relazioni tra genitori e figli sarà influenzato dalla loro capacità dinamica di generare ogni volta una base sicura da cui partire e a cui poter tornare, senza avere paura di perdere un legame o la propria identità.
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In parole povere non si tratta tanto dell'affermazione dei diritti individuali, quanto, piuttosto, del sentire di appartenere contemporaneamente all'unicità specifica della propria persona e del proprio nucleo familiare. Il senso di libertà personale sarà il frutto di questo doppio sentimento.
Cosa significa tutto ciò? Significa che io mi riconosco come un individuo che fa parte di un insieme senza essere, per questo motivo, l'insieme.
I legami familiari, nel loro dispiegarsi, presentano caratteristiche specifiche: essi infatti non conoscono ciclo, ma conflitto e transizioni multiple e coinvolgenti.
Ad esempio, mentre è da poco nato un figlio, può accadere che un genitore dei due si ammali gravemente, oppure che la coppia divorzi; la domanda, allora è la seguente: “avere in mente il singolo individuo nel suo ciclo di vita e l'impatto degli eventi critici che lo riguardano sulla relazione col partner, costituisce di per sé un nuovo paradigma familiare?” cioè, l'avvento di una nuova variabile darà luogo ad un cambiamento di visione e di valori all'interno della coppia genitoriale, o, invece, tutto verrà forzatamente fatto confluire all'interno di un modello familiare pre-esistente? Cioè, la coppia saprà reinventarsi soprattutto in funzione del terzo, cioè il figlio?”
Testo della conferenza di Futura Festival - Il futuro che non cresce.
©Serena Peroni e Lucia Trucchia
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